Polinesia – Bora Bora (La Perla del Pacifico)

Polinesia
118 tra atolli ed isole sparse nell’Oceano Pacifico, divisa in arcipelaghi
– delle Società, caratterizzato da montagne vulcaniche, fiumi e cascate, vallate profonde e piantagioni di palme da cocco
– delle Tuamoto, il più esteso e detto anche “arcipelago basso” perché le sue isole emergono soltanto di pochi metri sulla superficie del mare e sono circondate dalla barriera corallina
– delle Marchesi, dette anche isole alte delle quali solo 6 abitate
– delle Australi – isole selvagge con fertili pianure
– delle Gambier – le cui lagune sono ricche di madreperle perlifere
visitabili in ogni momento dell’anno, anche se il nostro periodo estivo minimizza la possibilità di trovare piogge; prima produttrice al mondo della famosa perla nera ma con il turismo come principale fonte di ricchezza del paese.
Tahiti, con la sua Capitale Papeete, resta nella nostra scelta solo meta di passaggio, una notte e poi pronti per la Perla del Pacifico non prima di una sosta di due giorni a Huahine.

Bora Bora
Andare in Polinesia e non vedere Bora Bora? Impossibile, nell’accezione comune dire Polinesia è come dire Bora Bora, nell’immaginario collettivo Bora Bora, la più famosa delle isole che compongono l’Arcipelago delle Società, è il luogo dove il blu del cielo si confonde con quello del mare con le sue acque immacolate dai colori infiniti.
L’aeroporto è di per se il biglietto da visita di Bora Bora, sito su un “motu”, nella lingua locale indica un’isola che compone la barriera corallina, è circondato dal suo meraviglioso mare, da una natura rigogliosa ed incontaminata … e qui si comprende già perché è chiamata la Perla del Pacifico.
Non solo mare, Bora Bora è dominata da altipiani di roccia nera alti fino a 700 metri con al centro i resti di un antico vulcano, ed è circondata dalla sua inconfondibile barriera corallina di natura vulcanica.

La vista dall’aeroporto
Veduta panoramica

Se immaginiamo Bora Bora come una isola Maldiviana ci sbagliamo, questa è un’isola da visitare e vivere anche nelle zone interne al di fuori della spiaggia, significa dedicare del tempo per vederne le sue caratteristiche e capire come vive la sua gente.
Difficile definire la bellezza di Matira Beach, impagabile trascorrere qualche ora a passeggio sulla sua spiaggia , prendere da bere ad uno dei due chioschi spartani presenti sulla spiaggia, scoprire le baie, immergersi nella sua acqua cristallina dai colori cangianti e da lì godersi il paesaggio in piena serenità; difficile spiegare cosa riserva il panorama che si può ammirare dalle alture dell’isola; ma particolare è anche passeggiare per Vaitape, il villaggio capitale di Bora Bora, il cui centro si estende su una strada di circa 500 metri, visitare la chiesa posta al bordo della strada, entrare nei sui negozi che non sono certo quelli cui siamo abituati ma che hanno un appeal particolare, vedere i suoi “supermercati” più vicini ai nostro vecchi negozi di generi alimentari che ormai non esistono più.
La laguna del resort
Matira Beach

Ma, amanti o meno dello snorkeling, non si possono non fare le escursioni con destinazione i giardini subacquei e la barriera corallina di Bora Bora … un susseguirsi di emozioni tra la flora e la fauna, incontri con aquile di mare in gruppo, decine di tipi di pesci colorati, razze, squali e se si è fortunati, noi non lo siamo stati, con le balene.
Aquile di Mare
Razza
Giardino subacqueo

Un commento

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